Egregio Maestro,
ho letto con grande interesse il suo articolo su Dot.Guitar poiché è da tempo che simili idee sono le linee guida del mio modo di pensare la chitarra e del mio fare musica […]
E qui veniamo al tema centrale del suo scritto. La scuola chitarristica odierna punta tutto sulla analisi dello scritto del compositore, come se tale prassi potesse dare all’esecuzione quella “magica luce” che poi fa la differenza. Ma questo mediamente oggi non succede.
[…] Segovia insegnava la libertà nella musica, oggi questa parola è bandita dalla moderna didattica o viene trattata con i guanti, come se fosse qualcosa che può “sporcare” il pensiero del compositore. Oggi si discute molto di filologia, di prassi esecutiva, di abbellimenti in battere o in levare ecc. ecc. Ma della libertà del pensiero non si parla più. O molto poco. Io ho assistito alle lezioni di alcuni “maestri del nostro tempo”, se mi passa la definizione, ma questa parola libertà non l’ho mai sentita. Oggi viviamo nel periodo della forma: rispettata questa nessuno può dirti più niente.
[…]
Nella scuola dove insegno, a Latisana, in provincia di Udine, viene mensilmente a tenere un master di perfezionamento il Maestro Marian Mika, pianista polacco che vive in Italia ormai da vent’anni. Assisto spesso alle sue lezioni poiché sento, come dire, conferma di queste mie (nostre) idee, che, Le confesso, ogni tanto penso possano essere sorpassate. Poi invece mi ricredo […]. La Sua è una testimonianza importante di questi tempi e non mancherò di farla leggere ai miei allievi alla ripresa del nuovo anno scolastico.
Cordiali saluti.
Giuliano D'Aiuto
ho letto con grande interesse il suo articolo su Dot.Guitar poiché è da tempo che simili idee sono le linee guida del mio modo di pensare la chitarra e del mio fare musica […]
E qui veniamo al tema centrale del suo scritto. La scuola chitarristica odierna punta tutto sulla analisi dello scritto del compositore, come se tale prassi potesse dare all’esecuzione quella “magica luce” che poi fa la differenza. Ma questo mediamente oggi non succede.
[…] Segovia insegnava la libertà nella musica, oggi questa parola è bandita dalla moderna didattica o viene trattata con i guanti, come se fosse qualcosa che può “sporcare” il pensiero del compositore. Oggi si discute molto di filologia, di prassi esecutiva, di abbellimenti in battere o in levare ecc. ecc. Ma della libertà del pensiero non si parla più. O molto poco. Io ho assistito alle lezioni di alcuni “maestri del nostro tempo”, se mi passa la definizione, ma questa parola libertà non l’ho mai sentita. Oggi viviamo nel periodo della forma: rispettata questa nessuno può dirti più niente.
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Nella scuola dove insegno, a Latisana, in provincia di Udine, viene mensilmente a tenere un master di perfezionamento il Maestro Marian Mika, pianista polacco che vive in Italia ormai da vent’anni. Assisto spesso alle sue lezioni poiché sento, come dire, conferma di queste mie (nostre) idee, che, Le confesso, ogni tanto penso possano essere sorpassate. Poi invece mi ricredo […]. La Sua è una testimonianza importante di questi tempi e non mancherò di farla leggere ai miei allievi alla ripresa del nuovo anno scolastico.
Cordiali saluti.
Giuliano D'Aiuto